«Mi chiedo perciò se esistano/ quelle cascate polverose di gocce che io vedo/ quell'imprinting di te/ che mi fa luce/ o se sia solo il sogno.../ il poeta non può dormire/ sente le voci nello stomaco/ che vogliono uscire/ e sono fatte quasi di parole,/ quasi di musica...» ("La poesia non è un oggetto"). Dando voce alla propria anima e al proprio cuore, Paola Commissati Bellotti decide di rendere il lettore partecipe del suo lungo, variegato e profondo percorso. Un cammino umano, spirituale e artistico alla ricerca della verità. In questa silloge poetica, come nell'"Imprinting" animale, la poetessa è una madre che guida i suoi piccoli verso la saggezza e la conoscenza. Scrutare l'universo, sentire e sentirsi parte del tutto, vivere le emozioni, portano alla formulazione di un'unica e incancellabile legge: l'amore.