Disintegrazione del simbolico. Studi sulla struttura neurologica della mente (La)

Riferimento: 9791222315706

Editore: Mimesis
Autore: De Paoli Marco
Collana: Filosofie
In commercio dal: 19 Marzo 2025
Pagine: 790 p., Libro in brossura
EAN: 9791222315706
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Descrizione

L'analisi dei disturbi neurologici del linguaggio, della visione, della prassia, conosciuti con il nome di afasia, agnosia, aprassia e spesso connessi a patologie della memoria, ha costituito un importante banco di prova per le teorie del cervello e della mente che si sono susseguite dal localizionismo e dall'associazionismo fino alla teoria della Gestalt, prima dell'irrompere con il cognitivismo dei modelli computazionali, connessionistici e cibernetici in seguito rapidamente accantonati dallo sviluppo delle neuroscienze e dei modelli biologici. Quale ultima propaggine del sistema nervoso il cervello, strutturalmente diviso in due emisferi a loro volta settorialmente parcellizzati, può dirsi un'unità olistica solo grazie alla fitta e intricata trama di associazioni neuronali che fungono da collegamento. Ma questa trama, tanto complessa quanto fragile, come si sviluppa a livello embriologico e post-natale così può essere incompiuta o può sfaldarsi rivelando il suo rovescio speculare e regressivo nella destrutturazione della Gestalt e nei disturbi dei nessi connettivi. In questo senso le patologie della connessione neurologica, nelle forme della dissociazione o della mancata associazione o anche dell'iperassociazione, predispongono il terreno alle dissociazioni e alterazioni psicopatologiche con cui rivelano insospettate simmetrie. Il cervello diviso e settorializzato si riflette allora nella mente divisa e moltiplicata di cui prendono possesso l'Ombra, il Doppio, le voci allucinatorie, la narrazione delirante e psicotica: nella mutazione antropologica, determinatasi nella storia neurologica dell'uomo con la diffusione dell'alfabeto e l'eclisse del pensiero visivo quale originaria modalità primaria, riemerge l'automatismo inconscio e sonnambulico della mente che, non più volto all'arcaico ascolto delle voci degli dèi, rimane potente fattore predisponente la patologica suggestione ipnotica dell'individuo e delle masse.