La storia narra una parte della vita di due fratelli, Mario e Federico, figli dello stesso padre ma con due madri diverse. Sin da piccoli è presente il sentimento della rivalità che regna, incontrastato, nelle loro anime e, con il passar degli anni, pur vivendo sotto lo stesso tetto, l'odio tra i fratelli aumenta e il "muro divisorio", che c'è tra i due ragazzi, diventa sempre più solido e invalicabile. Quando il padre muore, i due protagonisti, vengono in possesso di una copiosa eredità. L'avidità diventerà come un virus che si diffonde nei loro cuori, e li spingerà ad assumere atteggiamenti deplorevoli l'uno contro l'altro. Il racconto rispecchia una dura realtà, nella quale alcune persone farebbero di tutto per denaro. Questi due fratelli si trasformeranno in mostri insensibili, senza scrupoli, e immergeranno le loro vite in laghi melmosi, in cui solo le cattiverie troveranno l'indispensabile ossigeno per respirare. Una storia macchiata con l'angosciante presenza della mafia che ricatta i due protagonisti e con problemi seri che, soprattutto per Federico, sembrano non risolversi mai. Alla fine ci sarà un vincitore? I due fratelli saranno moralmente sconfitti, a causa della loro brama di denaro? Si può, per soldi, arrivare a tanto? Queste sono le domande che sorgono in mente leggendo questa storia che, nella sua crudezza sa anche, a tratti, evidenziare le debolezze che si celano dentro l'essere umano, andando a toccare i lati fragili che, in fondo, sono in ognuno di noi.