Messina la capitale dimenticata

Riferimento: 9788866491637

Editore: Magenes
Autore: Fumia Alessandro
Collana: Voci dal Sud
In commercio dal: 03 Luglio 2018
Pagine: 339 p., Libro in brossura
EAN: 9788866491637
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Descrizione

Questo lavoro racconta un'epopea perduta dove Messina si distinse per laboriosità e impiantistica industriale, mai più trovata dopo l'unità italiana. In un crescendo di conquiste tecnologiche, politiche, e sociali, Messina diventerà il centro urbano dove ogni iniziativa si trasformava in guadagno. Attraverso il suo Porto Franco coagulava il lavoro e l'ingegno dell'imprenditoria siciliana e calabrese, trasformandosi in collettore d'iniziative per veicolare quei prodotti attraverso la via del mare in tutto il mondo. Una fitta rete di documenti permettono di descrivere i traffici commerciali delle materie prime: zolfo (il petrolio dell'epoca), le miniere di carbone, il commercio della seta e dell'oppio cinese, la cantieristica (fornendo veloci imbarcazioni ai marines americani), o ai traffici dell'avorio in centro Africa. Per non parlare dell'industria degli agrumi, i cui profitti riuscivano a coprire il disavanzo pubblico di tutto il regno delle due Sicilie. Le innovazioni tecnologiche producevano: stabilimenti meccanici, siderurgici, di designer per arredamenti, di scuole di progettazione per costruire macchine utensili. Trovando nel campo dell'innovazione tecnologica, tutta una serie d'invenzioni ancora oggi adottate dall'industria moderna: come il nastro trasportatore, la catena di trasmissione, i sollevatori meccanici, compressori chirurgici, additivi chimici, osservazioni scientifiche ed opere pubbliche. All'interno di questo stesso volume sarà possibile trovare novità sul risorgimento, la guerra civile siciliana (controrivoluzione) nella crisi del 1848, quando a bombardare Messina furono i liberali siciliani. Nonché sulla politica internazionale della corona di Napoli, che dietro le quinte tramava contro l'Inghilterra, spingendosi in azioni e ritorsioni in Polinesia, nell'America Latina, così pure nella crisi di Tangeri. La contaminazione del bello, e dell'innovazione tecnologia, trovava nella città di Messina un fermento mai più raggiunto. Prefazione di Pino Aprile.