L'infinito in Italo Calvino. La vertigine dell'innumerevole

Riferimento: 9788869000379

Editore: Sedizioni
Autore: Francesca Eulisse
Collana: Lectio
In commercio dal: 2016
Pagine: 64 p., Libro in brossura
EAN: 9788869000379
14,00 €
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Descrizione

Nell'opera di Calvino l'infinito è presente sia nel mondo microscopico (l'infinitamente piccolo) sia nella scena cosmica (l'infinitamente grande). Tra questi due estremi l'uomo occupa una precaria posizione intermedia. Oscillando tra i due infiniti, lo scrittore si sente prigioniero del motivo letterario del regressus in infinitum che genera in lui da una parte una sorta di vertigine, dall'altra la consapevolezza che sono "vani i tentativi di sfuggire alla vertigine dell'innumerevole". Calvino è mosso da un insopprimibile desiderio di ricostruire l'unità perduta, di riordinare la realtà caotica all'interno di schemi razionali, astratti, matematico-geometrici ben definiti. Tuttavia, egli si rende conto dell'incompletezza di ogni rappresentazione razionale, dell'impossibilità di una spiegazione esaustiva e definitiva. La conoscenza procede all'infinito verso rappresentazioni del mondo sempre più vere ma mai ultime e definitive.