Dal Parco «letterario» al Parco produttivo. L'eredità culturale di Francesco Biamonti

Riferimento: 9788897264989

Editore: Oltre Edizioni
Autore: Moreno D. (cur.), Quaini M. (cur.), Traldi C. (cur.)
Collana: Terre incolte
In commercio dal: 06 Febbraio 2017
Pagine: 272 p., Libro in brossura
EAN: 9788897264989
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Descrizione

Un'area priva di forti connotazioni paesaggistiche - una classica terra di mezzo o se si preferisce un paesaggio ordinario secondo la Convenzione europea del Paesaggio o una area interna secondo il noto progetto nazionale - è al centro di un progetto locale di valorizzazione che coinvolge numerosi partner, differenti strumenti istituzionali e soprattutto diverse metodologie disciplinari. La scommessa, assistita dalla Compagnia di San Paolo, dal Comune di San Biagio della Cima e dall'Associazione Amici di Francesco Biamonti e sviluppata dai ricercatori dell'Università di Genova, affronta una ricerca multidisciplinare sulla storia e il paesaggio rurale di San Biagio della Cima (IM), al fine di mettere in luce elementi utili alla valorizzazione produttiva del paesaggio stesso e delle produzioni locali in esso inserite, saggiando virtù e limiti del contenitore parco. Tutelare per produrre/produrre per tutelare è la chiave proposta per costruire un'idea di parco alternativa a quella di stampo naturalistico e vincolistico. Un parco produttivo che si propone di superare i limiti del concetto di parco letterario proprio partendo della ricchezza dell'eredità di Francesco Biamonti e del suo sguardo analitico rivolto al paesaggio. L'indagine si è svolta alla scala topografica delle relazioni spaziali e sociali - la stessa dei romanzi di Biamonti - che si sono intrecciate e ancora si intrecciano negli spazi dei suoi paesaggi individuali: un concetto in grado di superare l'idea di un generico patrimonio culturale diffuso più o meno ampio e caratterizzato, ma comunque separato dai suoi produttori. La caratterizzazione del paesaggio individuale di San Biagio della Cima propone un approccio metodologico che, a partire dal singolo caso di studio, è estensibile a qualsiasi paesaggio rurale e alle relative politiche di valorizzazione, oggi sempre più attuali.