Homo crypto. Per capire l'apocalisse Bitcoin, l'economia decentralizzata e le scimmie da un milione di dollari

Riferimento: 9788820073824

Editore: Sperling & Kupfer
Autore: Ballarani Gianluigi
Collana: Varia
In commercio dal: 04 Ottobre 2022
Pagine: 247 p., Libro in brossura
EAN: 9788820073824
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Descrizione

Per un po' le cose sono sembrate andare davvero così: le criptovalute erano il nuovo El Dorado, «l'oro digitale», una promessa di ricchezza alla portata dei più avventurosi. Poi, nel 2018 - e di nuovo nel 2022 -, il prezzo del Bitcoin è crollato in una manciata di mesi; per ogni ragazzino diventato ricco investendo pochi euro, ci sono state persone che hanno buttato i risparmi di una vita scommettendo sulla criptovaluta sbagliata. Da allora le criptovalute sono state definite un giochino speculativo fuori controllo, una trovata pubblicitaria, uno schema Ponzi, una truffa, un'offesa all'ordine naturale delle cose o, nelle parole di Warren Buffett, «un veleno per topi al quadrato». Quindi, di cosa parliamo quando parliamo di criptovalute? In queste pagine Gianluigi Ballarani ha cercato di fornire quante più risposte possibili a quest'unica, grande domanda. E lo ha fatto partendo da una premessa: le criptovalute sono esse stesse una risposta a una crisi, quella del 2008. «Quando il sistema finanziario tradizionale ha emanato nuove regole e potenziato gli organi di controllo per garantire che le banche non potessero più farsi prendere la mano da certe porcherie speculative», un individuo la cui identità è tuttora ignota «ha deciso che era il momento di riprendere il controllo dei propri soldi e di creare uno strumento decentralizzato, totalmente trasparente, basato su algoritmi automatici che hanno dato vita a una tecnologia senza precedenti.» Soltanto se le si guarda da una prospettiva più ampia, sistemica, si può comprendere la rivoluzione delle criptovalute. Non una rivoluzione possibile, o incompleta: ma uno slittamento di paradigma epocale che si è già consumato sotto i nostri occhi, e che non tarderà a mostrare le sue conseguenze nell'economia, nella politica, nel mercato dell'arte, nel lavoro e, in ultimo, nelle nostre stesse vite.