Risparmio tradito. Storie di banche, bancari e risparmiatori (Il)

Riferimento: 9788891789655

Editore: Franco Angeli
Autore: Bertell L. (cur.), Caucchioli S. (cur.), De Vita A. (cur.), Gosetti G. (cur.)
Collana: Sociologia del lavoro
In commercio dal: 02 Dicembre 2019
Pagine: 224 p., Libro
EAN: 9788891789655
28,00 €
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Descrizione

In questi ultimi anni il settore bancario è stato investito da molteplici sollecitazioni al cambiamento. Posto spesso al centro delle trasformazioni di un capitalismo che ha fatto della svolta finanziaria una chiave operativa e identitaria privilegiata, il mondo delle banche in vari territori è stato protagonista anche di vicende che hanno messo fortemente in crisi il rapporto fiduciario con i risparmiatori. È proprio quello del risparmio tradito lo scenario nel quale è stato sviluppato il percorso di ricerca presentato nel volume, che ha visto la stretta collaborazione fra il Laboratorio TiLT/Territori in Libera Transizione, afferente al Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Verona, e Adiconsum Verona (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente). L'analisi, sviluppata integrando strumenti di natura qualitativa e quantitativa, ha coinvolto risparmiatori traditi, lavoratori bancari, sindacalisti e operatori appartenenti ad Adiconsum lungo un itinerario di ricerca che ha esplorato diverse esperienze problematiche appartenenti al territorio veronese. Emerge un profilo decisamente composito dei rapporti fra banche, operatori bancari e risparmiatori, caratterizzato però da una generalizzata caduta del legame fiduciario che ha segnato lungamente i rapporti fra i diversi attori in gioco. L'indagine, ponendo l'attenzione sia sulle dimensioni organizzative che sui vissuti di tutti i soggetti coinvolti nel sistema bancario finanziarizzato, mostra che il fenomeno del risparmio tradito può essere compreso alla luce di un capitalismo biopolitico e bioeconomico che ripensa il sistema produttivo e la produzione di valore fagocitando le soggettività e i contesti vivi di lavoro. Le nuove modalità di produrre beni e servizi rischiano di portare con sé i tratti di una violenza finanziaria che attraversa il sistema a tutti i livelli - macro, meso e micro - e che vede nei risparmiatori e negli operatori bancari gli anelli deboli di un sistema profondamente mutato.